Il Concerto all’arena di Campovolo

11 giugno 2022. Una.Nessuna.Centomila è stato il concerto all’Arena di Campovolo (RE) che ha provato a raccontare il fenomeno della violenza sulle donne e tenere insieme due elementi importanti di prevenzione e contrasto: la cultura e la solidarietà.

Il contributi di Fiorella, Emma, Elisa, Gianna, Giorgia, Alessandra e Laura e delle centomila persone presenti, hanno contribuito a sostenere le realtà dei centri antiviolenza che da anni, silenziosamente, aiutano del donne nel percorso di fuoriuscita dalla violenza.

L’iniziativa ha rappresentato una delle maggiori operazioni di business sociale della storia della musica italiana: coperti i costi di produzione dello spettacolo, il 100% dei margini dalla vendita dei biglietti sono stati destinati alla causa sociale.

Il ricavato del concerto ha permesso che sette centri antiviolenza ricevessero in dote 200 mila euro ciascuno. Sette centri che, grazie alla musica di queste sette artiste, hanno potuto in pochi mesi:
a Reggio Calabria aprire uno sportello nella zona più martoriata e isolata del la Calabria e cioè la Locride, a Latina cambiare sede e garantire così maggiore discrezione alle donne con richiesta d’aiuto. a Palermo dare continuità ai servizi della Casa rifugio per tutto il 2023.
a Potenza pagare gli stipendi alle operatrici che non lo percepivano da mesied estinguere i debiti relativi al mantenimento della struttura. a Casal di Principe attivare la buvette del Teatro Mercadante per l’autonomia delle donne della Casa rifugio.
a Conversano inaugurare una sede dedicata alla formazione lavoro e alla sensibilizzazione territoriale. a Olbia fare dei lavori strutturali rendendo accessibile il Centro e la Casa rifugio alle donne disabili e allestendo un giardino d’inverno.

Un risultato straordinario non solo per i benefici materiali, ma anche per il patrimonio comunicativo che porta con sé. “Uscire dal silenzio” non è solo un invito da fare alle donne vittime di violenza, ma è anche un incoraggiamento rivolto a tutta la cultura italiana.
Perché la violenza è un problema di ordine culturale ed è importante e simbolico che chi fa cultura in Italia si faccia carico di un pezzo di responsabilità. Naturalmente non da soli/e, ognuno deve fare la sua parte. Per questo abbiamo dato vita alla Fondazione Una.Nessuna.Centomila. con l’obiettivo di allargare il coinvolgimento dei soggetti che devono contribuire al cambiamento e con l’ambizione di moltiplicare i momenti di solidarietà e di diffusione del racconto del fenomeno. Partiremo subito con nuove iniziative di carattere nazionale e territoriale. Perché tutto questo deve finire. Perché siamo già in ritardo. Perché non possiamo più aspettare. Fiorella Mannoia, Giulia Minoli, Celeste Costantino, Lella Palladino (promotrici Fondazione Una. Nessuna. Centomila)