Una come “Ni Una Mas”

Il grido di dolore e di ribellione delle donne messicane che denunciarono per la prima volta nel mondo il reato di femminicidio. È grazie a loro, se oggi anche le donne italiane hanno deciso di scendere in piazza con quello stesso monito che dice: non siamo più disposte ad accettare altre perdite. Nemmeno una. Non una di meno.

Nessuna come “nessuna donna merita di essere violentata”

Non importa com’è vestita, non importa se ha bevuto, non importa se ha detto di sì e poi ha cambiato idea. Ancora troppe donne in Italia non denunciano per la paura di non essere credute o per la vergogna di sottoporsi al giudizio della società che sta loro intorno. Nessuna dev’essere lasciata sola.

Centomila come “infiniti, moltissimi, innumerevoli”

Sono le donne e gli uomini che contrastano e vogliono contrastare la violenza sulle donne. C’è chi lo fa attivamente con il proprio lavoro, chi intimamente con l’ascolto e la propria presenza e chi promuovendo percorsi di solidarietà.
Ci sono tanti modi per farlo. Attraverso la politica, la società, la cultura.

Una come “Ni Una Mas”

Il grido di dolore e di ribellione delle donne messicane che denunciarono per la prima volta nel mondo il reato di femminicidio. È grazie a loro, se oggi anche le donne italiane hanno deciso di scendere in piazza con quello stesso monito che dice: non siamo più disposte ad accettare altre perdite. Nemmeno una. Non una di meno.

Nessuna come “nessuna donna merita di essere violentata”

Non importa com’è vestita, non importa se ha bevuto, non importa se ha detto di sì e poi ha cambiato idea. Ancora troppe donne in Italia non denunciano per la paura di non essere credute o per la vergogna di sottoporsi al giudizio della società che sta loro intorno. Nessuna dev’essere lasciata sola.

Centomila come “infiniti, moltissimi, innumerevoli”

Sono le donne e gli uomini che contrastano e vogliono contrastare la violenza sulle donne. C’è chi lo fa attivamente con il proprio lavoro, chi intimamente con l’ascolto e la propria presenza e chi promuovendo percorsi di solidarietà.
Ci sono tanti modi per farlo. Attraverso la politica, la società, la cultura.

Sono iniziati gli incontri tematici di confronto con i centri antiviolenza e le organizzazioni.

Ogni cantiere affronta questioni strutturali legate al lavoro dei centri e lavora con l’obiettivo di costruire una visione capace di rappresentare un pensiero collettivo.

  • Cantiere Formazione per la condivisione di metodologie, buone pratiche ed esperienze per il lavoro con le donne e di assistenza tecnica per le organizzazioni e la loro sopravvivenza ed identità.
  • Cantiere Advocacy per un lavoro di confronto sulle emergenze per rilanciare le istanze utili a rimuovere gli ostacoli che incontrano le donne in uscita dalla violenza e un approfondimento sulle normative.
  • Cantiere Empowerment per lo scambio di buone prassi per il contrasto della violenza economica, il sostegno dell’autonomia delle donne, il loro inserimento lavorativo, le metodologie e il potenziale innovativo delle imprese sociali quali promotrici di giustizia sociale ed ambientale.
  • Cantiere Prevenzione-educazione all’affettività con l’obiettivo di mettere a sistema ed implementare le esperienze di lavoro che da anni si realizzano nelle scuole.
  • Cantiere Violenza digitale, per lo studio delle sue dinamiche, il contrasto della sua pervasività e delle ricadute dell’uso dei social sopratutto per le nuove generazioni.
  • Cantiere Comunicazione uno spazio su cui riflettere su come essere efficaci per sistematizzare ed ottimizzare le possibilità di comunicare il lavoro dei centri antiviolenza.
  • Cantiere Vittimizzazione secondaria.

8 MARZO DUE PUNTI E ACCAPO

IN OCCASIONE DELL’8 MARZO LA FONDAZIONE UNA NESSUNA CENTOMILA LANCIA UNA NUOVA CAMPAGNA SOCIAL “8 MARZO DUE PUNTI E ACCAPO” UN PUNTO, ANZI DUE, SUI...