Cristina Donadio

Attrice, autrice e regista. Il percorso artistico di Cristina Donadio ha origine nel 1977 con il suo grande amore, il teatro. Muove i primi passi sul palcoscenico accanto ai grandi maestri del Teatro di Tradizione, da Nino Taranto a Edmo Fenoglio passando per Aldo Giuffré, Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice Continua negli anni successivi con una nuova generazione di drammaturghi registi e attori tra cui Annibale Ruccello, Enzo Moscato, Giancarlo Sepe, Mario Martone, Igor Esposito, Andrea de Rosa e Valeria Parrella. Gli anni ’80 la vedono nelle vesti di regista di un particolarissimo teatro di figura e come autrice alla ricerca di personaggi femminili a tinte forti.

Dal 1978 inizia una carriera parallela nel cinema senza limiti di registro. Dalle intense interpretazioni drammatiche alle surreali ironie si impone sul grande schermo con ruoli di grande impatto. Gli incontri di fronte alla cinepresa sono tanti: da Andrea Camilleri a Klaus Kinski, da Werner Shroeter a Antonio Margheriti, da Fabrizio Bentivoglio a Ben Gazzara, da Pasquale Squitieri a Francesco Patierno, da Pappi Corsicato a Edoardo De Angelis.

Definitiva consacrazione a tutto il grande pubblico arriva con l’interpretazione di Scianel nella seconda e terza stagione di ‘Gomorra – La serie’, uno dei personaggi più iconici della fortunata serie Sky. Tante le esperienze cinematografiche degli ultimi anni, tra le altre: “La sposa in rosso” di Gianni Costantino, “Con tutto il cuore” di Vincenzo Salemme e “A Classic horror story” di Paolo Strippoli e Roberto De Feo, presentato al Taormina Film Fest 2021. Nello stesso anno è sul set de “Il peso esatto del vuoto” di Vincenzo Pirozzi e partecipa al docufilm di Bruno Oliviero “Così Bracco rifiutò i soldi del Duce”.

Torna sul grande schermo nel 2022 con i film presentati alla 17° edizione della Festa del Cinema di Roma, quali “La Cura” di Francesco Patierno (in concorso) e “Divina Cometa” di Mimmo Paladino. La vedremo prossimamente al cinema nel film musicale di Anna Spacio “Stars” e in “Stabat Mater” di Nazareno Manuel Nicoletti.